Suoli e Corpi d'Acqua
I suoli che si sono sviluppati su questa unità geologica sono suoli sabbiosi, profondi, dilavati e poveri di nutrienti.
È importante rilevare che l'antica duna presenta numerose piccole depressioni interdunali; le piscine, caratterizzate dal fondo poco permeabile, dovuto all'accumulo di sedimento fine (limo, argilla); questo consente la raccolta dell'acqua meteorica e la formazione di falde idriche sospese che nella stagione più calda evaporano, prosciugandosi del tutto o quasi.
In corrispondenza delle piscine si osservano suoli più ricchi di nutrienti e una vegetazione che predilige gli ambienti più umidi rispetto al resto del bosco. La presenza delle piscine è importante per la vegetazione perché, pur essendo temporanee, consentono a molte specie di superare la stagione critica che è quella estiva a causa delle scarse precipitazioni, e quindi rendono possibile la loro sopravvivenza nonostante l'aridità.
L'abbondanza e la varietà dei corpi d'acqua presenti all'interno del bosco tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera creano le condizioni ottimali per la riproduzione di un buon numero di specie di anfibi: non è infatti raro osservare deposizioni di Rana dalmatina in acque poco profonde sin dai mesi di gennaio o di febbraio; negli stessi corpi d'acqua viene rinvenuta anche la rana verde (Rana esculenta complex) che compare però all'inizio della primavera con 4-6 settimane di ritardo rispetto a R. dalmatina. La raganella (Hyla arborea), una piccola rana dalle abitudini tipicamente arboricole e dalla colorazione molto vivace, anch'essa presente nel Bosco di Foglino, può essere rinvenuta con un po' di fortuna in prossimità dei corpi d'acqua durante il suo periodo riproduttivo. Molto più frequenti sono invece gli incontri con il rospo comune (Bufo bufo), capace di compiere notevoli spostamenti alla ricerca di cibo, sia nelle vicinanze dell'acqua che in altri punti del bosco.
Tra gli Urodeli, è da segnalare la presenza del tritone punteggiato (Triturus vulgaris) in diversi siti del Bosco, mentre il tritone crestato italiano (T. carnifex), molto meno frequente , è stato sporadicamente rinvenuto in soli tre corpi d'acqua.
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